Casato Erriu di Trexenta

Radici Nobili. Continuità Dinastica. Eredità Viva.

Origine Araldica

 

Lo stemma del Casato Erriu di Trexenta nasce come segno di legittimità simbolica e memoria storica. Esso fonde l’eredità sarda degli avi documentati a partire dal 1631 (Francesco Erriu di San Basilio, nella regione storica della Trexenta) con l’intento di preservare valori familiari, morali e identitari. Ogni elemento è stato scelto con precisione araldica e significato dinastico.

 

 

 

Blasone – Descrizione Araldica

 

Scudo: di forma sannitica, fondo azzurro.

Campo: azzurro, simbolo di lealtà, nobiltà d’animo, giustizia e verità.

Torre: rossa (di mattone), aperta e finestrata di nero, posta a sinistra (araldicamente “destra”), simboleggia fortezza, vigilanza, stabilità feudale e protezione.

Leone rampante: d’oro, linguato e armato di rosso, posto a destra (araldicamente “sinistra”), rappresenta coraggio, autorità interiore, legittimità dinastica e vigilanza guerriera.

Terreno: colle di rosso, su cui poggia la torre e il leone, indica radicamento territoriale, elevazione morale e sovranità su base feudale.

Elmo: d’acciaio, chiuso e rivolto a sinistra.

 

Lambrecchini: di rosso e azzurro bordati d’oro, segno di antica fierezza e decoro.

 

 

 

Motto

 

Fortitudo nostra in aeternum

“La nostra forza è per l’eternità”

 

 

Il motto, posto su cartiglio dorato, esprime la vocazione permanente del Casato a custodire integrità, virtù e onore attraverso le generazioni.

 

 

 

 

Il predicato di Trexenta

 

Il Casato Erriu ha scelto il predicato “di Trexenta” per onorare le radici storiche e territoriali più antiche della propria genealogia.

La Trexenta è una regione storica della Sardegna, situata nell’entroterra meridionale dell’isola, ricca di memoria, tradizione, civiltà agraria e cultura feudale. In queste terre, e in particolare nel borgo di San Basilio, si trova attestata la più antica presenza documentata della famiglia Erriu, risalente all’anno 1631 con la nascita del capostipite Francesco Erriu.

 

La scelta del predicato “di Trexenta” non è dunque casuale, ma fondata su:

 

- origine territoriale documentata della famiglia;

- radicamento storico e identitario nel cuore della Sardegna;

- assenza di titolarità nobiliare preesistente con questo predicato,

che ne garantisce l’uso legittimo e simbolico, privo di conflitti araldici.

 

In armonia con la tradizione araldica italiana, l’uso del predicato territoriale è inteso come espressione di appartenenza e responsabilità morale verso la propria terra d’origine, e non come usurpazione di titoli o giurisdizioni.

È un gesto di continuità culturale, genealogica e spirituale.

 

L’identità del Casato Erriu di Trexenta si sviluppa quindi attorno a tre pilastri:

 

1. Memoria degli Avi e custodia dell’eredità familiare.

2. Responsabilità Dinastica, culturale e simbolica.

3. Radicamento nel territorio di origine, la Trexenta, culla delle prime generazioni conosciute del Casato.

 

 

 

 

Uso dei Simboli

 

I simboli del Casato sono tutelati moralmente e destinati all’uso esclusivo da parte:

 

• del Capo del Casato, attualmente Manrico Erriu di Trexenta;

• degli organi da lui autorizzati (come l’Ordine Dinastico o il Collegio Guerriero);

• in atti ufficiali, cerimoniali, genealogici o onorifici.

 

  

 

 

Il Casato Erriu di Trexenta, fondato in continuità genealogica e spirituale, riconosce il proprio assetto attuale come conforme alla tradizione araldica. Eventuali futuri riconoscimenti nobiliari potranno essere integrati in armonia con la visione originaria.